Siamo parte del territorio sardo in cui siamo nati e cresciuti e ci impegniamo ogni giorno a creare valore per i nostri clienti e le comunità in cui operiamo. Affondiamo le nostre radici nella tradizione, ma abbiamo lo sguardo puntato sul futuro per poter continuare a crescere, rimanendo sempre al fianco delle persone.

Il nostro logo

Banco di Sardegna è da sempre la Banca del Territorio: la sua storia si lega strettamente all’evoluzione dell’economia e della società sarda. Per lungo tempo, la storia dei sardi è stata soprattutto la storia del grano, da cui essi hanno tratto il primo nutrimento, il pane. Proprio per questo il nostro logo è la pintadera, un antico strumento di terracotta usato in epoca nuragica per decorare e marchiare il pane.

Le tappe più importanti della nostra storia.

Dalle origini fino ad oggi.

1600

Le origini: la risposta ad un bisogno comune.

Nella prima metà del Seicento nascono i Monti di soccorso, per aiutare i contadini sardi a procurarsi grano e orzo senza dover ricorrere all’usura o ipotecare il raccolto futuro. Il patrimonio dei Monti era il risultato di uno sforzo collettivo, alimentato in parte dal grano versato dai membri della comunità, in parte dal lavoro gratuito svolto dagli agricoltori su terreni scelti dagli amministratori dei Monti.

1767

Una crescita che parte dal basso.

Con la riforma Bogino e le successive, i Monti di soccorso si trasformano in Monti frumentari o granatici, e successivamente in Monti nummari, concepiti per aiutare gli agricoltori con anticipazioni in denaro a basso tasso di interesse.

1900

L’organizzazione delle strutture di credito.

Tra la fine dell’Ottocento e i primi dei Novecento si procede a un riordino complessivo del credito agrario, che porta alla nascita delle Casse Ademprivili di Cagliari e Sassari. Le Casse  amministravano i terreni rimasti al demanio dopo l’abolizione dei diritti d’uso collettivo sulle terre e i Monti diventarono i principali intermediari sul territorio assumendo, nel 1924, la denominazione di Casse Comunali di Credito Agrario.

1953

La nascita di Banco di Sardegna.

A seguito della fusione dell'ICAS (Istituto di Credito Agrario per la Sardegna) e dello stesso Banco di Sardegna di Cagliari, nasce il Banco di Sardegna, Istituto di credito di diritto pubblico, con sede legale a Cagliari e sede amministrativa e Direzione Generale a Sassari. L’attività operativa inizia nel 1955.

1970

L’importanza nel mondo dell’artigianato.

Viene costituita la Sezione autonoma per il finanziamento di opere pubbliche e di impianti di pubblica utilità. L'attività più qualificante per la formazione del tessuto produttivo isolano si ha con l'approvazione della legge 40/1976. Grazie ad essa il Banco è presente, in posizione dominante, nella promozione, assistenza e consulenza a favore delle imprese artigiane.

1992

Il Banco diventa S.p.A.

Nel 1992, a partire dall’8 agosto, Banco di Sardegna si trasforma in Società per Azioni e conferisce le proprie azioni alla Fondazione Banco di Sardegna. Vengono quindi a definirsi due ben distinte entità: il nuovo "Banco di Sardegna S.p.A." che, oltre all'azienda bancaria, incorpora in sé le preesistenti tre Sezioni Speciali di credito a medio lungo termine (Agrario, Fondiario, Finanziamento Opere Pubbliche) e la "Fondazione Banco di Sardegna".

2001

L’entrata nel Gruppo BPER

La Fondazione cede il 51% del capitale sociale alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna e il Banco entra a far parte del Gruppo BPER, al cui interno ha mantenuto e riconfermato il ruolo di banca di riferimento che ha sempre avuto in Sardegna.

2016

Un’unica grande banca

Con l’acquisizione della rete di sportelli della Banca di Sassari, Banco di Sardegna ha rafforzato la sua presenza sul territorio, continuando a coltivare i rapporti con i propri clienti e a dare supporto allo sviluppo del sistema produttivo regionale.

2019

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BPER Banca S.p.A. acquisisce il restante 49% del capitale sociale ordinario del Banco dalla Fondazione di Sardegna.

2020

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A seguito della conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni privilegiate, il Banco di Sardegna esce dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario.

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