Cambiare banca, anche con il mutuo: come fare e costi

Cambiare banca è un’operazione semplice e agevole, che si può svolgere in autonomia senza l’aiuto di un consulente. Con la scelta del cambio di istituto si può portare con sé il conto corrente già esistente e mutui già in corso di pagamento. I costi di trasferimento sono zero e i vantaggi del cambio banca possono essere molteplici.

Cambiare banca e trasferimento del conto corrente

Il primo passo per cambiare banca è valutare attentamente le condizioni e le offerte dei diversi istituti bancari. In modo particolare, conviene controllare le condizioni intorno al conto corrente, come: operazioni annue da svolgere (numero e limiti), la possibilità di scoperto sul conto, il libretto degli assegni collegato, oppure il rilascio di carte di credito, debito, bancomat e prepagate.
 

Una volta scelta la banca, la prima operazione da fare è aprire il conto corrente presso l’istituto scelto. Oggi la procedura è diventata molto più agevole e veloce, perché a trasferire i soldi dal vecchio conto corrente a quello appena aperto sarà la nuova banca a farlo; inoltre, la rapidità è garantita per legge perché il trasferimento del conto dovrà avvenire entro 12 giorni dalla richiesta così come prescritto dalle norme.
 

Insieme alla cifra contenuta sul vecchio conto corrente, la nuova banca provvederà anche a trasferire eventuale accredito di stipendio o pensione, domiciliazione bollette e tutto ciò che è legato al conto.
 

Attenzione. Prima di chiudere il vecchio conto è bene accertarsi che il nuovo conto corrente sia stato aperto e già pronto all’utilizzo.
 

 

Come cambiare banca con un mutuo in corso


Quando si abbandona la vecchia banca, tra le operazioni pendenti ci potrebbe essere un mutuo. In questo caso, l’esistenza di un mutuo su un conto corrente non impedisce il trasferimento e si può cambiare banca senza problemi. C’è solo un modo per trasferire il mutuo presso la nuova banca ed è la surroga del mutuo.
 

È un’operazione molto semplice da fare. La surroga avviene in maniera automatica e senza costi onerosi: grazie al Decreto Bersani, l’operazione è stata estremamente semplificata.
 

Cosa si intende in maniera automatica? Una volta scelta la banca, sarà il nuovo istituto bancario a sobbarcarsi il peso burocratico del trasferimento. Infatti, il cliente non deve avvisare la vecchia banca del trasferimento, ma sarà quella nuova a farlo. La vecchia banca trasferirà, quindi, al nuovo istituto tutta la documentazione con la quale si è aperto il mutuo.
 

Inoltre, ha tempo 30 giorni dalla notifica della richiesta della surroga per perfezionare il trasferimento della documentazione presso la nuova banca. Pena, il risarcimento dell’1% più la cifra della rata per ogni mese di ritardo.

Costi per cambiare banca: è possibile farlo a zero spese?

Cambiare banca a zero spese è possibile, oppure potrebbero essere previsti anche costi irrisori.

Aprire un conto corrente è un’operazione gratuita in tutte le banche. Allo stesso modo, grazie al Decreto-legge Bersani sulla libera concorrenza, anche la chiusura del conto vecchio è gratuita.

Tuttavia, la vecchia banca può richiedere gli ultimi addebiti necessari come le spese di gestione, le spese di invio dell’ultimo estratto conto, le spese di chiusura delle carte (qualora fosse previsto).

Requisiti, procedura e documenti per cambiare banca

La procedura per cambiare banca è molto semplice e richiede pochi requisiti.
 

È fondamentale non avere il conto corrente in rosso perché in questo caso la banca vecchia non ne accetterebbe la chiusura. Qualora non abbiate debito con l’istituto di credito si può procedere al trasferimento.
 

Il primo passaggio, una volta scelta la nuova banca, è aprire il conto corrente. Per questa operazione sono necessari:

  • la maggiore età
  • un documento d’identità valido (carta d’identità, passaporto, patente)
  • il codice fiscale
     

Una volta aperto il conto si deve compilare il modulo per il cambio banca fornito dall’istituto. Qui, verrà inserito il nome della vecchia banca, le coordinate del conto corrente e dell’IBAN; gli stessi dati devono essere inseriti per la sezione della nuova banca.
 

In questo modo il nuovo istituto provvederà a trasferire, oltre ai soldi nel conto, anche tutte quelle operazione ad esso legato come l’addebito di stipendio o pensione o la domiciliazione delle utenze.
 

L’ultima operazione da fare è chiudere il conto con la vecchia banca. Per farlo è necessario compilare la lettera per la richiesta del cambio banca in ogni sua parte. Per svolgere questa operazione, è bene chiedere alla banca che si vuole lasciare una lista di tutti i servizi attivi sul conto corrente.
 

Infine, sarà necessario consegnare tutte le eventuali carte collegate al conto (carte di credito, di debito, prepagate, bancomat) e il libretto degli assegni.
 

Una volta inviata la richiesta, l’avvenuta chiusura deve essere entro 12 giorni.
 

Sia ben chiaro che mutuo e conto corrente possono essere attivi con due banche differenti. Qualora si decidesse di aprire solo il conto corrente con la nuova banca e tenere il mutuo con la vecchia, si può chiedere alla banca che eroga il mutuo di prelevare la rata dal nuovo conto corrente.
 

Quindi, è valido anche il contrario: cioè avere il mutuo con la nuova banca e tenere il vecchio conto corrente.

Quando conviene cambiare banca e i vantaggi

Il mercato delle offerte bancarie è sempre in movimento e in continua innovazione; la concorrenza è alta e per questo c’è la possibilità di scegliere tra diverse offerte. Inoltre, il Decreto-legge Bersani permette di cambiare banca, quindi chiudere e aprire un conto, senza costi.

 

Allora quando conviene cambiare banca? Fondamentalmente quando la banca con cui si ha il conto corrente non soddisfa più le proprie necessità. Quando le condizioni del conto non sono più adeguate, magari si può tenere in considerazione la possibilità di ottenere un mutuo o un prestito, di avere o meno uno scoperto di conto o la quantità di operazioni annue che si effettuano.

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